L’
eiaculazione precoce è
la più diffusa disfunzione sessuale maschile e circa il 30% della popolazione
maschile non ha il controllo del riflesso eiaculatorio.
1 ogni 5 coppie soffre di eiaculazione precoce. E se diciamo “coppie”, e
non “maschi”, un motivo c’è:
l’eiaculazione precoce è un disturbo che colpisce la coppia, nella sua più profonda
intimità. Una passione maschile che brucia troppo velocemente può significare
frustrazione e sofferenza per lui, quanto frustrazione e sofferenza per lei,
che riduce la possibilità di avere l’orgasmo durante il rapporto sessuale. Si
potrebbe, dunque, dire che è un problema maschile, ma in grado di determinare
un impatto negativo sul piacere femminile.
Circa la metà degli “eiaculatori precoci” lo è da sempre, cioè dalle prime
esperienze sessuali. La loro condizione è nota come eiaculazione precoce
life-long.
Sono gli “eredi” dell’uomo preistorico, quando, nelle caverne del Paleolitico,
era vantaggioso eiaculare nel più breve tempo possibile: durante il rapporto
sessuale era facile essere predati e chi congenitamente depositava prima il suo
seme era certamente avvantaggiato. L’altra metà del mondo degli eiaculatori
precoci è costituita dalle forme “acquisite”: c’è chi riesce a controllare la
sua eiaculazione, ma in un certo momento della propria vita perde questa
abilità.
Le eiaculazioni precoci non sono tutte uguali: la maggior parte è costituita dalle
eiaculazioni precoci intra moenia (dal latino: “entro le mura” della vagina),
quando l’eiaculazione avviene entro pochi secondi o in pochi minuti dall’avvenuta
penetrazione. Più rare sono le forme ante portam, che avvengono prima della
penetrazione. Sono quelle che i ragazzi chiamano “eiaculazioni nei blue jeans”.
L’eccitazione (o il mancato controllo) sono talmente evidenti e pressanti che
l’eiaculazione avviene prima ancora di spogliarsi. Chiaramente si tratta di casi estremi, ma non
sono pochi coloro che eiaculano, talvolta o sempre, durante il petting, prima
ancora che la vera e propria penetrazione sia iniziata. In questi casi il livello
di sofferenza per entrambi i membri della coppia è veramente notevole.
Pur essendo, quindi, il più frequente disturbo sessuale maschile (o per
meglio dire: della coppia), riguardando il 20-30% della popolazione,
l’eiaculazione è ancora lontana dall’essere il più frequente motivo di richiesta di aiuto medico.
Purtroppo la maggioranza ritiene ancora che l’eiaculazione precoce sia
solo un disturbo di natura psicologica.
Cosa vuole una donna, oggi, quando fa l’amore?
Essere soddisfatta quanto l’uomo! Il diritto della donna al piacere erotico è
diventato un aspetto essenziale della relazione di coppia.
Quando manca, viene meno quella gratificazione fisica, affettiva e
sessuale che aiuta la coppia ad affrontare le molte difficoltà della vita ed a
tenersi unita.
Il piacere condiviso è il miglior amico della fedeltà: più si è
soddisfatti, anche fisicamente, del proprio partner, meno ci si guarda
intorno. È importante capire quali sono le
cause
dell’eiaculazione precoce.
Cosa succede allora quando lui ha un problema di eiaculazione precoce, il
grande killer dell’intimità di coppia?
Se volessimo utilizzare una metafora potremmo dire che l’uomo, in tali condizioni,
si comporta come un automobilista incapace di frenare la propria automobile in
prossimità di un semplice semaforo rosso. Quali sono i criteri scientifici per
dire che la sua passione è davvero “troppo” veloce, e che questo merita diagnosi e terapie adeguate?
Tre sono i criteri principe:
- un tempo di latenza tra inizio della penetrazione ed eiaculazione inferiore ai 2 minuti (un minuto o meno nei casi
più gravi);
- la sensazione che l’uomo ha di non riuscire a controllare quando avere
l’eiaculazione e l’orgasmo;
- lo stress che consegue al ripetersi
del problema.
- stress per lui, che in un terzo dei casi perde autostima, si sente inadeguato,
anche fuori del letto; perde grinta e assertività nello studio e nel lavoro,
fino a diventare un maschio “gregario” o marginale. Inoltre, a causa della frustrazione
sessuale ripetuta, questa eccessiva passionalità si può trasformare paradossalmente in una riduzione del testosterone, l’ormone più amico della
mascolinità.
- stress per lei: quando lui è troppo veloce, non c’è il tempo minimo
perché lei possa arrivare all’orgasmo durante la penetrazione. Una volta, due,
tre: lei comincia a pensare: “Cosa c’è in lui che non va?”, “Perché non si
controlla?”, “Perché è così egoista?”, “Perché mi lascia sempre in bianco?”,
“Perché non pensa un po’ anche a me?”. Il desiderio di lei se ne va, crolla la
possibilità di eccitazione mentale e fisica, la lubrificazione è scarsa e addio
orgasmo. Possono crescere nella donna la rabbia, la collera, l’insoddisfazione,
l’irritabilità e l’aggressività, fino ad evitare dei rapporti o un nuovo
amore.
Una condizione medica
L’eiaculazione precoce è attualmente riconosciuta da prestigiose Società e
Autorità scientifiche internazionali come una condizione medica, con una
importante componente organica, che risulta associata ad un disordine nel controllo serotoninergico dell’eiaculazione.
Tuttavia, l’eiaculazione precoce resta una condizione sotto-diagnosticata e sotto-
trattata , perché molti uomini non cercano una cura medica o l’assistenza di un
medico, soprattutto per inibizioni di carattere psicologico.
Parlare di eiaculazione precoce è il primo passo per la sua cura. La partner
femminile può avere un ruolo importante per condividere il problema all’interno
della coppia e per stimolare l’uomo con eiaculazione precoce a cercare un aiuto professionale presso un medico. I medici
sono una valida fonte di informazioni per individuare il trattamento più valido
per l’eiaculazione precoce, potendo offrire consiglio e supporto.
Le soluzioni
In passato l’eiaculazione precoce è stata considerata un problema psicologico,
mentre oggi viene riconosciuta come una condizione medica. È fondamentale
quindi consultare un medico per un’appropriata valutazione, diagnosi e trattamento del disturbo.
Contatta il Dr. Berardinelli
Francesco, urologo e andrologo a Pescara, per qualsiasi esigenza in merito.